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Gli insegnamenti di Martina, soprattutto nell’ambito del
ritratto e della pittura di figure, non tardarono a dare i loro frutti se alla
Biennale del 1926 Luigi Stefani poté esporre Tentazioni, dipinto
raffigurante il ritratto di una bambina con un piatto di frutta sopra la tavola.
Sempre nello stesso anno, partecipò a una mostra a Torino e, alla IV
Esposizione d’Arte delle Tre Venezie allestita nel Salone della Ragione di
Padova, presentò due ritratti, una Testa di vecchio e una Testa di
donna.
Alla fin fine, però, si può dire che la sua attività
espositiva si concluse con questi pochi eventi (occasionale, infatti, fu la sua
partecipazione ad altre esposizioni, come, ad esempio, la collettiva sul lavoro
tenutasi a Castelfranco nel 1937). La sua indole riservata e
discreta, la morte del padre avvenuta proprio nel 1926 e la necessità di seguire
la madre, trasferendosi con lei prima a Bassano (1930) e poi definitivamente a
Castelfranco (1932), nella casa di proprietà materna, lo portarono sempre più ad
allontanarsi dall’ambiente veneziano.
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