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    Luigi Stefani si spense a Castelfranco nel 1987. Nel 1990, assieme ad alcuni dipinti, la moglie Giulia fece dono alla Raccolta Comunale di Castelfranco di un cospicuo nucleo di circa 690 fogli con disegni caricaturali eseguiti dal marito in anni diversi. Queste opere, dalla grafia rapida e decisa e dallo spiccato acume d’interpretazione caratteriale e fisionomica, rappresentano un’eredità singolare e importante che l’artista ha voluto lasciare alla sua città d’adozione, non solo perché ci parlano con un’ironia penetrante che raramente traspare nei suoi dipinti, ma soprattutto perché ci testimoniano di personalità e personaggi attraverso un vero e proprio “inventario” che penetra nel carattere stesso della città e di un passato che è ancora vivo.

 

 

 

 

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