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    Per quel che concerne la storia dell'arte, l'analisi delle opere di Rino Bordignon deve essere finalizzata principalmente a una maggior comprensione delle opere del padre Noè, poiché il giovane pittore, morto giovanissimo (all’età di sedici anni, nel 1906), non avuto il tempo di maturare un vero e proprio linguaggio figurativo, atto ad essere letto e studiato autonomamente; mentre l'influenza emotiva della sua vita e della sua tragica scomparsa, ha certamente avuto riflessi sull'operato del padre.

    Trovandoci di fronte ad una personalità all'inizio di un'evoluzione artistica troncata al suo nascere, si possono esprimere solo pareri sommari, che divengono ancora più ipotetici a causa delle poche opere, a tutt'oggi, a lui ascrivibili.

 

 

 

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